venerdì 4 febbraio 2011

ACCORDI CROMATICI

-Coppie Cromatiche-
Si definisce ACCORDO la simultaneità di più suoni, ed anche nel colore otteniamo degli accordi partendo dalle percentuali di combinazioni dei tre colori primari, così come nella musica si parte delle sette note. Gli accordi cromatici sono infiniti e personali, basti pensare a tutte quelle immagini nell’arte, ognuna differente all’altra per colore e forma, ma in molte si possono osservare, come nella natura, degli accostamenti più funzionali di altri. Da queste osservazioni sono nate delle regole che ci aiutano a comprendere meglio cosa s’intende per “ACCORDO”. Nella musica ognuno di noi sa riconoscere un accordo gradevole da uno sgradevole, anche se non conosce la musica e così accade col colore, tutti rimangono estasiati davanti ad un tramonto ma pochi si domandano perché.
Il colore agisce per attrazione e repulsione come molte altre forze e per quanto sia vasta la gamma dei colori visibili, circa 160, tutto si riduce, come abbiamo visto, alla relazione tra i tre primari in rapporto con la luce.
Ogni colore primario congiungendosi agli altri crea e quindi si muove su due scale cromatiche differenti.
Osserviamo come la dominanza del primario di partenza, s’indebolisca man a mano che si allontana dalla sua origine, dando spazio al primario contrapposto. Lo scambio tra forze è una costante per far interagire i colori, per una forza dominante che si affievolisce c’è né un’altra che prende il sopravvento. I punti cardine, d’equilibrio, di questi scambi nel cerchio cromatico sono i colori complementari, che come sappiamo sono perfettamente bilanciati.
Mentre la percentuale di ogni altro colore secondario o terziario che sia, a parte i secondari-complementari e il bistro, trova sempre un rapporto percentuale di maggioranza o minoranza tra i primari.
Rudolf Arnheim spiega nel suo libro -Arte e percezione visiva- come, partendo dalla composizione dei colori, si possano relazionare tra loro questi rapporti di subordinanza o dominanza per ottenere accordi armoniosi.
Abbiamo detto che ogni primario si muove su due scale differenti, quindi troveremo sempre le stesse proporzioni di un primario appunto su due scale cromatiche differenti.
Esaminiamo la dinamica degli accordi cromatici scegliendo un colore dal cerchio cromatico, tranne i complementari e i primari. Osserviamo la sua composizione e ricaviamo da questo le sei possibilità di abbinamento all’interno del cerchio cromatico.
Il nostro colore di riferimento è:
Quello che otteniamo saranno sempre delle coppie cromatiche che vedremo poi come poterle utilizzare. Abituarsi a pensare razionalmente qualcosa che viviamo visivamente ci prepara a conciliare la ragione con l’istinto.
Primo accordo cromatico
-SOMIGLIANZA DEI SUBORDINATI-
Identifichiamo il colore SUBORDINATO, nel nostro esempio il Magenta e cerchiamo quel colore che ha la stessa percentuale su un’altra scala cromatica. Sappiamo che un primario si muove su due scale cromatiche, quindi basterà cercare nella scala dei viola per trovarlo. C70 M30
Secondo accordo cromatico
-SOMIGLIANZA DEI DOMINANTI-
Identifichiamo il colore DOMINANTE, nel nostro esempio il Giallo e cerchiamo quel colore che ha la stessa percentuale su un’altra scala cromatica. Sappiamo che un primario si muove su due scale cromatiche, quindi basterà cercare nella scala dei verdi per trovarlo. G70 C30
Terzo accordo cromatico
-CONTRASTO STRUTTURALE-

Identifichiamo quel colore che inverte il suo rapporto proporzionale rispetto ad un solo elemento comune, su un’altra scala cromatica. In questo accordo abbiamo due possibilità a seconda se partiamo dal primario dominante o subordinato. Sappiamo che un primario si muove su due scale cromatiche, quindi basterà cercare nella scala dei verdi o dei viola per trovarli.
G30 C70 o C30M70
Quarto accordo cromatico
-INVERSIONE STRUTTURALE-

Identifichiamo quel colore che inverte entrambi i suoi rapporti proporzionali sulla stessa scala cromatica. Basterà cercare nella stessa scala d’origine.
G30M70
Quinto accordo cromatico
-DISCORDANZA SUBORDINATA-

E’ il rapporto che ha un colore secondario rispetto al suo colore primario in relazione subordinata.
Nel nostro esempio il MAGENTA.
Sesto accordo cromatico
-DISCORDANZA DOMINANTE-

E’ il rapporto che ha un colore secondario rispetto al suo colore primario in relazione dominante.
Nel nostro esempio il GIALLO.
Gli studi di Arnheim si limitano al cerchio cromatico, ma una volta comprese le interazioni tra secondari possiamo applicare lo stesso principio a tutta la sfera cromatica. Relazionare percentuali numeriche esatte ci risulta facile, ma per preparare il colore da abbinare, nella pratica questa “quantità numerica” non ci aiuta, non possiamo pesare il pigmento, come non possiamo fare neanche affidamento alla “quantità fisica”, ogni pigmento ha proprietà di luminosità, opacità e trasparenza differente. Ciò che ci permette di controllare questo calcolo matematico, sono i nostri occhi che possono relazionare il colore ottenuto con i colori stampati del cerchio cromatico. Per esercitarsi è consigliabile lavorare con una tecnica coprente che ci permette di comprendere meglio questi spostamenti, con una tecnica trasparente sarà decisamente più difficile. In quest’epoca i programmi come Photoshop o Painter ci aiutano molto potendo verificare costantemente la scelta di ogni singolo colore, ma a mio avviso non permette all’artista di metabolizzare fisicamente questi passaggi lasciando al software l’atto pratico che serve a chi fa arte per relazionarsi con i proprio limiti.
-SFERA CROMATICA-
Abbiamo parlato di CERCHIO CROMATICO e di SCALA ACROMATICA visualizzandoli in maniera bidimensionale.
Attribuendo alla scala acromatica l’asse verticale e al cerchio cromatico l’asse orizzontale, e dovendo parlare di colore nello spazio dobbiamo aggiungere l’asse diagonale come terzo elemento per avere una collocazione più esatta.
Per fare questo dobbiamo visualizzare il cerchio cromatico non frontalmente ma adagiato su un piano orizzontale.
Facendogli passare al suo centro la scala acromatica, l’asse verticale.
Unendo la circonferenza del cerchio cromatico con gli apici della scala acromatica otteniamo la SFERA CROMATICA.
Dove al suo interno troviamo l’asse diagonale.
A questo punto abbiamo tutti i presupposti per parlare di colore nello spazio con i parametri principali

VERTICALE su quest’asse troviamo la LUMINOSITA
ORIZZONTALE su quest’asse troviamo la SATURAZIONE
DIAGONALE su quest’asse troviamo il TONO

DALLA TEORIA ALLA PRATICA
ESERCIZIO BASE
Nel nostro esempio siamo partiti da un colore per ottenere 7 abbinamenti di colore, che sappiamo essere armoniosi ognuno a suo modo.
Il colore può essere applicato alla forma come allo spazio o ad entrambi, sarà l’artista a scegliere come agire nella sua immagine. Fino ad ora abbiamo applicato il colore alla forma, un cubo blu su una superficie rossa, ma se pensiamo a quelle situazioni dove la luce colorata illumina la forma annullandone il colore amminente, come ad esempio al tramonto o in discoteca sotto delle luci colorate, possiamo osservare il colore nello spazio. Osservando un’immagine possiamo ritrovare gli stessi colori con funzionalità diverse:
come colori amminenti
Come colori luce
Le informazioni che coincidono nel relazionare due colori sono molteplici, ma per ora ci limitiamo a osservarli come coppia per procedere per grado di difficoltà. Rimaniamo al concetto di bicromatico come rapporto iniziale tra due colori applicati alla forma. Per verificare la dinamica di ogni coppia ottenuta dobbiamo ricreare delle micro sfere cromatiche personali che ci permettono di visualizzare i movimenti possibili. Prendiamo ad esempio la SOMIGLIANZA DEI SUBORDINATI e come prima cosa li facciamo interagire per osservare quale scala cromatica otteniamo.
Per completare la nostra palette cromatica dobbiamo aggiungere il valore per la luce e quello per l’ombra. Per la luce useremo il bianco, mentre per l’ombra possiamo utilizzare quel colore di passaggio tra l’arancione e il blu della nostra scala cromatica come fosse il bistro.
Completiamo le altre scale cromatiche per ricreare il nostro cerchio personale, ora abbiamo a disposizione tutti i valori necessari. Per verificare i nostri colori applicati alla forma ripetiamo l’esercizio del cubo colorato. Dai colori ottenuti, selezionate quelli che più vi attraggono per riempire gli spazi a disposizione. Non esiste un’unica soluzione, ognuno di voi sceglierà in base alle proprie esigenze e sensazioni, le combinazioni armoniche sono svariate e tutte funzionali. Il micro cerchio è stato ottenuto da una coppia cromatica armoniosa satura, quindi tutto ciò che accade al suo interno è come l’eco di una voce melodica, da un punto di partenza forte e contrastato si affievolisce man a mano che si allontana dall’origine.
Ora proviamo ad utilizzare lo stesso cerchio cromatico nello spazio. Procediamo in maniera semplice suddividendo il nostro spazio lavorativo in tre piani differenti, come ad esempio una sequenza di colline.
Ora visualizzate la provenienza della luce, davanti? Dietro? Sinistra, destra? E decidete se la vostra fonte luminosa sia arancione o blu. Di conseguenza selezionate i toni adatti per descrivere le distanze desiderate. Per aumentare il livello di difficoltà interagite con ogni singola forma frammentandola ulteriormente aggiungendo dettagli.
In questo esempio Luca esprime pienamente il valore della luce nello spazio.
Chi è interessato a sperimentare le teorie affrontate e vuole inviare del materiale per un'analisi è ben accolto. Suggerimenti per una migliore stesura o chiarimenti su punti non compresi sono ben accetti. Ricordo che se lavorate in tradizionale, dovete scanerrizzare e controllare che la scansione sia simile all'originale e che il file non pesi possibilmente più di 2 MB.
inviate a: grifoweb@tin.it

3 commenti:

Michele ha detto...

Ciao Silvio, c'è qualche libro recente che affronta tutti gli argomenti da te trattati o che tratterai?

grazie

SILVIO ha detto...

Ciao Michele! in realtà no, il più recente che posso consigliarti, sempre basato sulla teoria di Arhneim, e interessante ma sempre molto teorico è:
Le Armonie del colore
Augusto Garau
Ed. Hoepli
Se capiti a Milano lo trovi facile appunto alla Hoepli.
Altrimenti spero a breve di consigliarti la mia opera:
Morfologia del Colore;)

Michele ha detto...

Ah, allora aspetto a comprare qualcosa :)

Ciao!